La panchina letteraria dei giardini Rava, Cascia
- binariouno24
- 2 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
-di Rut Abraham Sium-

La settimana scorsa, durante un viaggio a Cascia, in Umbria, mi sono imbattuta in qualcosa di apparentemente semplice ma straordinariamente potente. Passeggiando tra le vie tranquille del borgo, mi sono fermata a riposare presso i giardini Rava. I miei occhi sono stati attratti da una panchina, a forma di libro sfogliato, con una scritta: "La donna è un firmamento, ma se un uomo non sa leggerle dentro, vede solo la notte." Una frase di Alda Merini che, con la sua intensità, ha trasformato quel momento in un'occasione di profonda riflessione.
Troppo spesso, la bellezza, la forza e la complessità dell'animo femminile vengono oscurate, non per mancanza di splendore, ma per l'incapacità, o forse la riluttanza, di chi guarda. La donna, con la sua profondità e il suo mistero, è davvero un firmamento. Un universo di emozioni, pensieri, sogni e speranze, che merita di essere esplorato, rispettato e amato. Eppure, quando mancano la volontà e la capacità di vedere oltre la superficie, tutto ciò che resta è il buio, una notte senza stelle che offusca la sua vera essenza.
Nel nostro viaggio contro la violenza, questa panchina e la frase che porta incisa rappresentano un simbolo, un monito. Combattere la violenza contro le donne non è solo una questione di leggi o di interventi immediati, ma di una trasformazione profonda della nostra percezione e della nostra cultura. Dobbiamo imparare a leggere dentro, a vedere davvero, a non accontentarci della superficialità. Dobbiamo impegnarci a riconoscere quel firmamento in ogni donna, a valorizzare la sua luce, a non permettere mai più che venga spenta dall'ignoranza o dalla violenza.
Ogni passo che facciamo in questo cammino è un passo verso un futuro migliore, un futuro in cui nessuna donna debba mai sentirsi ridotta all'oscurità, un futuro in cui il rispetto e l'empatia siano alla base di ogni relazione. Questo è un viaggio lungo e complesso, ma è un viaggio necessario. E quella panchina a Cascia, con le parole di Alda Merini, mi ha ricordato quanto sia importante non perdere mai di vista la meta.
In ogni città, in ogni paese, in ogni angolo del mondo, ci sono panchine come quella. Segni silenziosi ma potenti di una lotta che dobbiamo continuare a portare avanti, insieme, ogni giorno. Perché ogni donna è un firmamento, e merita di brillare sempre.
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